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                                        Euphorbia

Euphorbia dendroides L.


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​Regno: Plantae
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Euphorbiales 
Famiglia: Euphorbiaceae
Genere: Euforbia
Specie: Euphorbia dendroides L.
Nome comune: Euforbia arborea


Foto


​Il nome della pianta deriva dal  latino Euphorbia, dal nome di un medico vissuto al tempo di Giuba, re della Numidia sec. XIV.
Si presenta in forma di cespuglio, con fusto e rami alti fino a 2 metri. In inverno e primavera forma ampi cuscini sferici di colore verde; 
La 
corteccia è liscia e di colore rossastro, ​le foglie sono alterne ovali molto allungate, a margine intero, in estate cadono e la pianta quindi si presenta spoglia e assomiglia ad una formazione di corallo; la pianta riducendo la superficie traspirante è in grado di sopportare la forte calura estiva. 
I fiori, gialli e molto numerosi, sono riuniti in ombrelle ornate alla base da numerose foglie. Ogni fiore è inoltre circondato da brattee gialle di forma romboidale.
Dopo la fioritura spuntano i frutti che sono delle capsule trilobate di circa mezzo cm di diametro.
L'Euforbia è una pianta diffusa nel bacino del Mediterraneo dalla Spagna fino all'Egeo. E' presente anche in Africa (Algeria e Libia), in Palestina e nelle Isole Canarie; inoltre si è naturalizzata in Australia occidentale e nel sud della California.
In Italia è presente sulle coste tirreniche, ioniche e basso-adriatiche di Liguria, Toscana, Sardegna, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Come uso farmacologico l'Euphorbia contiene componenti impiegati nei preparati per le terapie tumorali.
Il latice secreto dalla pianta è urticante e può essere utilizzato per bruciare i porri e le verruche.
Un tempo questa specie veniva utilizzata per la pesca di frodo d'acqua dolce (proprietà tossiche per i pesci), i semi e la polvere delle radici venivano invece impiegati per curare i dolori reumatici.
Per queste sue proprietà sono nate le leggende che collegano l'Euphorbia ai filtri della Maga Circe. Infatti, si dice, che l'avesse usato per trasformare i compagni d'Ulisse in maiali. 
Santino Corsino, Francesca Gandolfo, Sabrina Sagona
Classe 3^ A

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