Orto... e meraviglie
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Progetto Bioparco e Biodiversità

a.s. 2017-18          a.s. 2018-2019             a.s. 2019-2020


Breve descrizione:
Il progetto di un "Bioparco come l’Arca di Noé”, rappresenta la continuità di un compito di realtà interdisciplinare, avviato nel secondo quadrimestre dello scorso anno scolastico, 2017/2018. Esso fa preciso riferimento ai contenuti e alle finalità contemplate nel precedente lavoro e intende dare continuità alle attività appena iniziate lo scorso anno per darne una ulteriore definizione, e consentire di passare alla fase della realizzazione di alcune idee progettuali, che solo attraverso la loro realizzazione possono verificare e garantire gli obiettivi e le finalità prefissati nella prima fase del lavoro.
 
 Cenni sul lavoro svolto nel precedente anno scolastico 2017/2018:
Il lavoro interdisciplinare, è stato avviato con  gli alunni delle classi 2^A e 2^C impegnati in molteplici attività.
In seguito alla presa visione della planimetria del Fondo Auteri presso l’Ufficio Tecnico del comune di Valderice, gli alunni hanno realizzato un ridisegno dettagliato dei luoghi, evidenziando le fasce di livello e individuando le varie zone e la loro destinazione: luogo per gli animali, aree ricreative e di ristoro. In seguito ad un sopralluogo, gli alunni hanno cominciato a lavorare alla realizzazione di un plastico (tuttora in via di completamento), in modo da materializzare le loro idee e hanno cominciato a pensare a come gli sarebbe piaciuto che si potesse concretizzare il loro progetto… dalla discussione e dal confronto sono emersi nuovi elementi e proposte. Oltre a realizzare un primo elenco della flora spontanea presente nella zona dell’agro ericino, i ragazzi hanno pensato di creare un piccolo orto e anche di inserire alcune specie aromatiche per delimitare i camminamenti. Sono state individuate quindi le aree da destinare alla piantumazione di specie arbustive e aromatiche, la zona dove è presente un laghetto alimentato da una sorgente dove inserire specie palustri e acquatiche, e la fascia da destinare alle colture orticole.
 
Proposte per le attività da svolgere nel presente anno scolastico 2018/2019:
1.La progettazione di un Bioparco
da realizzare nell’area del “Fondo Auteri”, vedrà la realizzazione di una proposta di progetto, che rappresenti graficamente le ipotesi sulla sistemazione e ambientazione di piante e animali scelti per il Bioparco, con planimetrie in scala, foto dei luoghi, disegni e realizzazione di un plastico dell’area in scala 1:500.  L’approccio che conduce dall’idea ad un progetto di fattibilità, guiderà i ragazzi ad occuparsi della conoscenza della flora e della fauna autoctona, soprattutto quella in via di estinsione e consoliderà la coscienza di salvaguardia dell’ambiente e della sua biodiversità.
L’attenzione necessaria per operare correttamente le scelte per lo studio e la conoscenza della flora e della fauna tipica della nostra macchia mediterranea e dell’agro ericino in particolare, condurrà i ragazzi all’analisi dei temi trattati, a riflettere e a ricercare  una adeguata ambientazione che tenga conto della realtà dei luoghi. Le possibili soluzioni riguarderanno la collocazione delle essenze arboree e la creazione di piccoli habitat per gli animali da ospitare che ne rispettino le caratteristiche biologiche.
2.Realizzazione di uno schedario del Bioparco
adatto a contenere le schede per la catalogazione, cartacea e multimediale,  della flora e della fauna già presente nel Fondo Auteri, nonché quella da includere ai fini di un nuovo equilibrio naturale compatibile con l’esistente da tutelare e valorizzare. Tali schede riguarderanno tutti gli aspetti storico/culturali,  scientifici/descrittivi, nonché aneddoti e tradizioni popolari sulle specie di piante e animali studiati per il progetto del Bioparco.
3.Realizzazione di oggetti tipici dell’artigianato tradizionale locale.
I ragazzi, guidati dagli anziani del luogo apprenderanno le tecniche dell’intreccio delle fibre vegetali e si impegneranno in varie attività pratiche e laboratoriali,  per l’apprendimento di tecniche ed usi tradizionali, usate  nella produzione di oggetti artigianali (ceste, coffe, tappeti, muscaroli…)
Riteniamo che riconoscere la storia e le tradizioni che la comunità ha stabilito nel tempo con il territorio e la vocazione agricola, significa  imparare a riconoscere la propria identità culturale e adottare comportamenti di salvaguardia e di protezione, che riguardano non solo i beni architettonici ed ambientali presenti, ma anche le attività storicamente ad esse legate, come l’agricoltura e l’artigianato,  frutto di prodotti derivati dalla conoscenza dei materiali del luogo,  l’uso di piante officinali, e aromatiche che usati tradizionalmente per la cura ed il benessere, diventano fondamentali per la elaborazione di piatti tipici della nostra tradizione contadina.
4.Realizzazione di un l’orto didattico
L’orto didattico rappresenta un ambiente di apprendimento dove gli esercizi di “vita pratica” a diversi gradi di diccoltà comprendono compiti più semplici, come mantenere l’ordine e la cura dell’ambiente e compiti più complessi, di tipo costruttivo, come la preparazione del terreno e la piantumazione delle piante, e di tipo esplorativo e di indagine, finalizzati all’osservazione scientifica dell’ambiente anche tramite l’uso di strumenti.
Oltre alla cura e alla gestione dell’orto trovano realizzazione attività di tipo produttivo legate, alla coltivazione e al raccolto dei prodotti agricoli e alla preparazione e lavorazione dei materiali necessari alla realizzazione di oggetti d’uso finalizzati alle attività di recupero dell’artigianato tradizionale.
Naturalmente tutto questo comporta la presenza e il coinvolgimento attivo non solo degli insegnanti ma anche dei rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni locali, delle Fondazioni culturali e delle Associazioni, degli Esperti del settore e degli Artigiani del luogo.
A tale scopo la precedente Amministrazione Comunale si è resa disponibile a collaborare con la Scuola per l’organizzazione del trasporto degli alunni in orario mattutino, e  la Cooperativa Sociale “Voglia di Vivere” che gestisce il Fondo Auteri, si è rivelata di grande importanza per l’interesse e la disponibilità dimostrata alla collaborazione e alla condivisione delle finalità di progetto.
5. Raccolta, studio e riproduzione di canti della cultura contadina
Molte delle tradizioni legate alla civiltà agricola tendono via via a scomparire. Il timore che un simile patrimonio culturale possa andare perduto è dunque fondato.
Il progetto costituisce occasione propizia per intraprendere un percorso culturale e di apprendimento particolarmente significativo nel recupero di quei canti legati alla cultura contadina del nostro territorio.
 La fonte dei materiali sonori sarà principalmente il “Corpus di musiche popolari siciliane” di Alberto Favara, una raccolta  che racchiude testimonianze musicali di tutta la Sicilia e del nostro territorio nello specifico, e che costituisce pertanto una fonte preziosa alla quale attingere per i canti ,le abbanniate, le filastrocche e le ninne nanne attinenti al progetto in cui si inserisce .La maggior parte dei canti ha un titolo particolare che può derivare da una città, da una categoria di persone, da un mestiere o da una festa religiosa (i canti di lavoro, i canti di culla, i giuochi bambineschi, le filastrocche e le danze cantate).
 
Le attività sopra descritte costituiscono un unico corpus di attività didattiche alternative ma affiancate a quelle tradizionali svolte tra i banchi di scuola. L’importanza delle attività scelte e i metodi adottati, consentiranno al ragazzo di essere il  protagonista principale del proprio intervento, basato sul coinvolgimento affettivo- emozionale, cognitivo-motorio, che noi chiamiamo Esperienza. Tale esperienza, che investe tutte le dimensioni della personalità, diventa di fondamentale importanza quando  mette insieme  la cultura con la vita pratica e la vita sociale, poiché favorisce e si esplicita attraverso l’obiettivo finale del processo educativo : lo sviluppo dell’autonomia nelle sue diverse sfaccettature.
Il Bioparco, pensato “come l’arca di Noè” coglie tale metafora per esprimere un messaggio di speranza e  intraprendere “buone azioni” che aiutino la comunità a sentirsi partecipi dei cambiamenti,  convinti che, salvare le tracce della memoria come testimonianze delle antiche relazioni che l’uomo ha intrattenuto con il suo “ambiente”  possa rappresentare un sostegno alla salvaguardia della biodiversità, alla crescita della partecipazione attiva e favorire una corretta relazione tra la comunità locale e il suo territorio.

  1.   Finalità  
Il progetto rappresenta l’inizio di un percorso di apprendimento esperienziale, con diversi livelli di complessità e diversi momenti di continuità, per il vasto campo di interesse, di indagine e di intervento.
Esso si articola su tre ambiti educativi finalizzati allo sviluppo delle competenze:
  1. Cittadinanza attiva, intesa come espressione diretta di partecipazione condivisa.
  2. Tutela dell’Ambiente, come educazione e rispetto del proprio patrimonio culturale.
  3. Socializzazione, attraverso la cooperazione e l’inclusione di attività laboratoriali.
Il primo ambito educativo mira a stimolare nei ragazzi il desiderio di sentirsi protagonisti delle scelte da concretizzare all’interno della loro cittadina, effettuando uscite didattiche e attività finalizzate alla conoscenza del territorio e iniziando i  primi passi verso un percorso di crescita civile.
Il secondo ambito del progetto, prevede azioni concrete e dirette, che impegneranno i ragazzi nello studio:
  • dei fatti storici e  del patrimonio culturale del nostro territorio in generale e dell’agro ericino in particolare, avendo individuato già una bibliografia di base in alcuni testi di importanti  storici locali;
  • della natura del luogo scelto, in relazione alle sue caratteristiche territoriali proprie dell’agro ericino, la sua vocazione agricola e lo studio dei terreni. Tali conoscenze saranno favorite da alcuni incontri con esperti del settore (agronomi e geologi) e dalla consultazione guidata di alcuni studi esistenti sulle caratteristiche geomorfologiche del nostro territorio.
  • dallo studio guidato sulla storia della comunità insediata, attraverso un approccio significativo, interdisciplinare delle arti e dell’architettura, della musica e delle scienze umane.
Il terzo ambito prevede la traduzione degli aspetti più teorici in attività di socializzazione delle esperienze:
i ragazzi infatti, guidati ad attuare il “cooperative learning”, si impegneranno in varie attività pratiche e laboratoriali,  per l’apprendimento di tecniche ed usi tradizionali, usate  nella produzione di oggetti artigianali, nelle pratiche di sistemazione e messa a coltura del terreno e sistemi di cura per la crescita e l’irrigazione delle piante, facendo riferimento alle antiche pratiche di interventi naturali che tengano conto dei sistemi biologici di produzione.
 
 

  1. Obiettivi
  • Stimolare negli studenti il desiderio di conoscenza del proprio territorio per assumere comportamenti corretti e consapevoli.
  • Comprendere l’importanza delle piccole cose e favorire la capacità di riflettere ed interiorizzare il proprio vissuto e quello degli altri.
  • Riscoprire la propria identità culturale come appartenenza alla comunità locale, come intreccio di elementi storici, artistici, ambientali e creando legami di familiarità con le sue testimonianze.
  • Riconoscere l’importanza del recupero dei luoghi come momento significativo del vissuto sociale.
  • Favorire la costruzione di una coscienza civica attraverso l’esperienza diretta scaturita dall’analisi e dal confronto con altre realtà territoriali.
 

  1. Metodologie
  • Metodo della ricerca per sviluppare la capacità di documentarsi e di riferirsi ai testi e alle varie fonti (anche come testimonianze locali) da utilizzare per le elaborazioni successive.
  • Ricerca su materiali pluridisciplinari
 
  1. Attività
 
FASE PREPARATORIA DEI TRE AMBITI DISCIPLINARI: 
  • Stesura e organizzazione complessiva dei lavori previsti dal progetto interdisciplinare;
  • Organizzazione e definizione dello studio da realizzare nei diversi ambiti disciplinari finalizzato alla realizzazione del progetto Bioparco (origini, caratteristiche, finalità didattiche)
  • Definizione delle attività da svolgere nel presente anno scolastico.
FASE DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PREVISTE:
1.La progettazione di un Bioparco
Ridisegno della planimetria scala IGM con le curve di livello della città di Valderice e legenda delle attrezzature collettive e delle aree a verde esistenti. (Planimetria dell’esistente).
Planimetria di progetto con l’individuazione e la perimetrazione dell’area da destinare a bioparco e collegamento con strade urbane e percorsi esistenti. (Planimetria sulle relazioni tra il bioparco e le infrastrutture del territorio)
Planimetria del bioparco con simbologia  e collocazione delle diverse aree da destinare agli animali in ambienti dedicati e in semilibertà (mammiferi, uccelli, rettili e anfibi;
dell’ area destinata ad orto didattico;
dell’area destinata alla piantumazione di specie arboree  e delle erbe officinali e aromatiche;
Realizzazione del plastico di progetto del Fondo Auteri
2.Realizzazione di uno schedario del Bioparco
Realizzazione del contenitore per rilegare le schede piante e animali del Bioparco
Realizzazione della struttura grafica cartacea e multimediale come Format comune da adottare per la catalogazione.
Stesura e realizzazione di schede monografiche.
3.Realizzazione di oggetti tipici dell’artigianato tradizionale locale
Raccolta di documentazione storica degli oggetti di artigianato esistenti
Partecipazione ai laboratori per l’apprendimento dell’intreccio.
Raccolta e preparazione dei materiali di laboratorio
Realizzazione di oggetti tipici dell’artigianato locale.
4.Realizzazione di un l’orto didattico
Attività pratica guidata di preparazione del terreno di semina
Semina e cura settimanale delle piante messe a coltura.
Raccolta e sistemazione del prodotto finale.
5. Raccolta, studio e riproduzione di canti della cultura contadina
Studio storico delle caratteristiche vocali dei canti popolari tradizionali
Produzione di  brani musicali  dati  con precisa intonazione e corretta modulazione della voce nel rispetto del genere musicale e dello stile.
Riproduzione con la voce modelli dati ,usando la tecnica idonea.
Esecuzione di  frasi musicali con la  giusta impostazione del volume della voce, nel rispetto della  “ coralita”.

  1. Risultati attesi
  • Rafforzare e trasporre sul piano dell’esperienza i contenuti e gli obiettivi indicati dal progetto e contenuti nel PTOF dell’Istituto Scolastico.
  • Ampliare l’uso di tutti i linguaggi espressivi, creativi e scientifici all’interno della struttura curriculare.
  • Costruire a mantenere vivo il dialogo con gli Enti e le Risorse del territorio per avvicinare la scuola alla struttura sociale.
  • Contribuire al miglioramento motivazionale degli alunni coniugando conoscenze e esperienze sociali.
  • Estendere l’ambiente di apprendimento in ambiti alternativi a quello scolastico.
 
  1. Tempi
Il periodo di svolgimento delle attività va dal mese di Novembre al mese di Maggio.
Le attività da svolgere al Fondo Auteri durante le ore curriculari impegneranno gli alunni in due incontri settimanali di due ore ciascuna con le modalità e i criteri stabiliti dai consigli di classe.
Le attività extracurrulare impegneranno un gruppo di alunni scelti dai quattro docenti dei vari ambiti disciplinari per l’ulteriore lavoro di definizione e allestimento dei prodotti finali.

  1. Spazi - strumenti e attrezzature della Scuola da utilizzare
Lo spazio da usare in orario curriculare e per le attività che coinvolgono l’intera classe saranno le stesse aule scolastiche.
Lo spazio per realizzare i lavori dell’orto didattico e di incontro con gli esperti esterni sarà quello del Fondo Auteri.
Mentre per i lavori di ulteriore definizione del progetto, da svolgere con un gruppo di alunni, in orario pomeridiano, sarà usato lo spazio del laboratorio multimediale e delle attività creative.

  1. Monitoraggio e valutazione

Il lavoro sarà valutato attraverso rubriche di valutazione strutturate con indicatori relativi alle competenze trasversali.
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