Artemisia arborescens
Etimologia
L’artemisia è una pianta perenne della famiglia delle Asteracee diffusa nella zona mediterranea, il cui nome ha un’etimologia ancora incerta. Potrebbe derivare da Artemisia, regina di Caria, oppure dalla dea della caccia, Artemide, oppure dal termine greco “sano” ad indicare le proprietà benefiche delle piante. Il nome specifico, “absinthium” potrebbe indicare il suo gusto amaro.
L’artemisia è una pianta perenne della famiglia delle Asteracee diffusa nella zona mediterranea, il cui nome ha un’etimologia ancora incerta. Potrebbe derivare da Artemisia, regina di Caria, oppure dalla dea della caccia, Artemide, oppure dal termine greco “sano” ad indicare le proprietà benefiche delle piante. Il nome specifico, “absinthium” potrebbe indicare il suo gusto amaro.

Descrizione
L’Artemisia è una pianta erbacea sempreverde e semi-sempreverde, che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Dal punto di vista morfologico, la pianta presenta una spessa radice legnosa da cui nascono i fusti di colore rossiccio, che ramificandosi verso l’alto, possono raggiungere un’altezza di quasi tre metri.
Le foglie sono verdi e dalla parvenza simile a quelle della felce. I suoi fiori sono formati da una pannocchia caratterizzata da una moltitudine di piccoli capolini di colore giallo oro e della grandezza di circa due millimetri. Il suo forte odore aromatico ricorda quello dell’assenzio.
Distribuzione geografica e habitat
Il luogo perfetto dove piantare l’Artemisia è un terreno umido e ben idratato, con una prevalenza di ph basico. Per renderlo tale, si potrà procedere preparando uno strato sottostante di pietra pomice o della sabbia. Occorrerà fare attenzione a non posizionare la pianta in un luogo che presenti ristagni per evitare che le radici possano marcire. Il posto, inoltre, dovrà essere luminoso e ben soleggiato. Dato che l'Artemisia è piuttosto robusta, cresce e si sviluppa anche in luoghi interessati da climi molto rigidi. Sopporta bene il freddo resistendo fino a -4°C e resiste a gelate e nevicate, purché brevi. In caso le temperature troppo basse ne abbiano rovinato i rami, sarà opportuno eseguire una potatura nella primavera subito successiva. Il momento ideale per seminare l'Artemisia è la primavera. I semi sono di colore grigio. Se si vuole procedere con il metodo della talea bisognerà attendere l'arrivo dell'estate. In questa stagione si preleveranno le parti selezionate che verranno poste nel terreno. Quest'ultimo dovrà contenere in egual misura sabbia e torba nonché essere fortemente idratato e all'ombra. Tale precauzione è indispensabile affinché l'artemisia piantata per talea possa svilupparsi a sufficienza.
Il luogo perfetto dove piantare l’Artemisia è un terreno umido e ben idratato, con una prevalenza di ph basico. Per renderlo tale, si potrà procedere preparando uno strato sottostante di pietra pomice o della sabbia. Occorrerà fare attenzione a non posizionare la pianta in un luogo che presenti ristagni per evitare che le radici possano marcire. Il posto, inoltre, dovrà essere luminoso e ben soleggiato. Dato che l'Artemisia è piuttosto robusta, cresce e si sviluppa anche in luoghi interessati da climi molto rigidi. Sopporta bene il freddo resistendo fino a -4°C e resiste a gelate e nevicate, purché brevi. In caso le temperature troppo basse ne abbiano rovinato i rami, sarà opportuno eseguire una potatura nella primavera subito successiva. Il momento ideale per seminare l'Artemisia è la primavera. I semi sono di colore grigio. Se si vuole procedere con il metodo della talea bisognerà attendere l'arrivo dell'estate. In questa stagione si preleveranno le parti selezionate che verranno poste nel terreno. Quest'ultimo dovrà contenere in egual misura sabbia e torba nonché essere fortemente idratato e all'ombra. Tale precauzione è indispensabile affinché l'artemisia piantata per talea possa svilupparsi a sufficienza.

Utilizzi e proprietà della pianta
Queste sono piante contenenti vari oli essenziali e vari terpenoidi come l'eucaliptolo, il tujone e il cineolo; alcune specie contengono anche flavonoidi e derivati della cumarina. In genere sono piante officinali utilizzate soprattutto nella medicina popolare orientale .
Le proprietà medicamentose di queste piante (sempre secondo la medicina popolare) sono:
Usi in cucina
Alcuni usi alimentari delle specie di Artemisia:
Queste sono piante contenenti vari oli essenziali e vari terpenoidi come l'eucaliptolo, il tujone e il cineolo; alcune specie contengono anche flavonoidi e derivati della cumarina. In genere sono piante officinali utilizzate soprattutto nella medicina popolare orientale .
Le proprietà medicamentose di queste piante (sempre secondo la medicina popolare) sono:
- antisettica (proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi);
- antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso);
- antimalarica;
- carminativa (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali);
- diaforetica (agevola la traspirazione cutanea);
- regola il flusso mestruale;
- espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali);
- eupeptica (favorisce la digestione);
- amaro tonico (digestiva);
- antidiabetica (dalle radici - combatte la malattia del diabete
Usi in cucina
Alcuni usi alimentari delle specie di Artemisia:
- le foglie cotte o crude di Artemisia vulgaris L., aggiunte alla dieta, per merito del loro aroma amaro, aiutano la digestione; per questo in molte zone sono preparate soprattutto come condimento a cibi grassi. Le foglie sono usate anche come infuso, oppure per aromatizzare la birra.
- l'Artemisia absinthium L. è la pianta base per la ricetta del distillato assenzio a cui attribuisce il sapore aspro e il tipico colore verde; il Vermouth, liquore a base di assenzio macerato nel vino usato come aperitivo, deve il suo nome proprio al tedesco antico "werimuota", termine col quale le popolazioni walser nominavano l'artemisia;
- la specie Artemisia umbelliformis Lam. è ricercata per la produzione del liquore Genepì, le foglie sono utilizzate nella preparazione di tè profumato e a volte sono anche usate come condimento.
- l'Artemisia dracuculus (Dragoncello) è usata come erba aromatica nella preparazione di moli piatti.
Antonino Vario.